La storia completa
Chiamato affettuosamente dai sambenedettesi “Lu Campanò”, è da sempre il principale simbolo cittadino. Esso è quanto resta dell’antica rocca, baluardo di difesa della zona marittima e di confine.
Per secoli è stato l’unico punto di riferimento per i marinai, quando erano in mare aperto, ed oggi è riferimento indiscusso della storia e dell’evoluzione cittadina.
Avendo perso la funzione per la quale venne edificata, questa torre rappresenta comunque il punto nevralgico dell’antico “Belvedere” e del “Paese Alto”.
Per molto tempo si è congetturato che fosse stata costruita nel XIII secolo, ma diversi storici, attualmente, concordano sul fatto che sia un’edificazione riconducibile alla metà del XV secolo. Il Torrione, che è interamente in laterizio, ha una pianta esagonale, è alto 20 metri ed ha i lati lunghi 5 metri ciascuno; le mura hanno uno spessore di 1,5 metri.
La torre è suddivisa in quattro livelli tutti forniti di copertura a volta (a botte cuspidata tra il primo ed il secondo livello, a crociera negli altri livelli). L’ingresso originario, la pustierla, ancora visibile, si trovava ad un dislivello di 6 metri circa e quello attuale, che è sulla piazza, è stato realizzato successivamente nei secoli XVII-XVIII, quando vennero meno le necessità difensi-ve, con relativo utilizzo di armi da fuoco, per cui era stato costruito.
Ripetuti interventi hanno modificato ed in parte alterato la struttura del mastio; poi, nel dicembre del 1849, la magistratura locale fece sormontare sulla terrazza del torrione una torre campanaria per le funzioni civiche. La fusione del campanone (di 6400 libbre romane), finanziata con le offerte dei baroni di barche, venne affidata ai Baldini di Sassoferrato. Oltre a scandire nel tempo le feste nazionali o patronali e le ore cruciali del giorno (mattino e mezzogiorno) esso rintoccava ed avvisava la popolazione anche per le vaccinazioni primaverili ed autunnali. Nel 1901, su progetto dell’architetto Giuseppe Sacconi, l’autore dell’Altare della Patria a Roma, a cui oggi è dedicata la piazza (l’antico Belvedere), il Torrione venne restaurato e in quell’occasione furono aggiunte le merlature lungo tutti i lati.
Risale al 2001 l’ultimo intervento, un restauro conservativo che ha consentito di rendere nuovamente agibile l’edificio dalla sommità del quale si gode di una bellissima vista sulla città affacciata sul mare Adriatico. Esternamente un’accurata illuminazione, lungo le feritoie, ne permette la visibilità anche notturna da alcuni punti della cittadina sottostante.
Al suo interno è stato anche restaurato il meccanismo dell’orologio, fabbricato nel 1906 dalla ditta Cesare Fontana.
Grazie ad un sistema di contrappesi, l’orologio trasmette alle grandi campane situate sulla sommità dell’edificio l’impulso a battere le ore e i quarti d’ora.