La storia completa
L’area archeologica scavata in Piazza G. Sacconi e al di sotto della ex-scuola elementare Sciarra consiste in due distinti settori appartenenti a uno stesso edificio, identificabile con una villa marittima, situata su un piccolo promontorio affacciato sul mare, che in antico arrivava all’altezza dell’attuale Statale 16.
Della villa è stato possibile riconoscere parzialmente l’aspetto di due ambienti residenziali posti fra loro in comunicazione, dell’angolo di un portico decorato da pitture e di una parte destinata alla produzione del vino.
Il settore di Piazza Sacconi presenta due grandi vasche (B, D) rivestite da uno spesso strato di cocciopesto idraulico e poste alla stessa quota. Le vasche dovevano essere almeno tre, perché nell’angolo nord-est è ancora visibile il muretto di delimitazione di un altro bacino rivestito di cocciopesto, ove sboccava un foro di scarico proveniente da un ambiente posto a un livello superiore.
I bacini dovevano servire come palmenti per la prima pigiatura dell’uva, fatta solo con i piedi, e, forse, per la produzione di un vino leggero, che, dopo pochi giorni, poteva essere già travasato nelle anfore.
L’ambiente posto alla quota superiore (A), solo parzialmente scavato, va identificato con il torcular (o torcularium), la stanza in cui si trovava il grande torchio per la spremitura dell’uva; di esso è stata solo identificata una larga fondazione circolare che indica il punto in cui si doveva trovare l’ara, sulla quale era sistemata la grande cesta contenente i grappoli d’uva.
Tutto il settore produttivo ha documentato più fasi costruttive. La stanza che ospitava il torcular fu preceduta da un’area formata da accumuli di terra con scarichi di argilla bruciata, forse proveniente da una fornace utilizzata per la produzione di anfore, ritrovate in grande quantità nella zona e in gran parte riadoperate come materiale edilizio sia in condotti idraulici posti nelle vicinanze (cunicolo di Palazzo Piacentini), sia come preparazione per i rivestimenti delle vasche e per la fondazione dei muri della successiva villa.
Nell’area posta a sud ovest è stato inoltre individuato l’angolo di un portico, le cui pareti ancora conservano porzioni delle decorazioni parietali, che va messo in relazione con il settore residenziale della villa, su cui si aprivano gli ambienti abitativi (C).