La storia completa
Il corpo più antico dell’edificio, che venne fatto costruire dal mastro Giuseppe Fiorani, di origine ripana, è del 1812.
La struttura venne appoggiata nelle fondamenta alle preesistenti mura castellane: lo si evince dai resti del contrafforte visibile nel seminterrato di detta casa. Intorno alla seconda metà dell’800, i Fiorani, desiderosi di manifestare la loro ascesa sociale e cercando di affermare il proprio prestigio, conferirono al palazzo quell’aspetto incantevole che oggi gli è stato restituito.
A pianta longitudinale si sviluppa su tre livelli: il piano terra che si apre su via del Consolato, il primo piano con affreschi ottocenteschi e il seminterrato con un ambiente costituito da una serie di volte a crociera adiacenti che danno luogo a sei stanze di dimensioni variabili. Inoltre, sempre nel seminterrato, si aprono degli interessantissimi ed antichissimi cunicoli che dovrebbero essere collegati con l’intera rete cunicolare che passa sotto il “Paese Alto”.
La facciata su Via del Consolato si presenta come in origine: un raffinato senso di vivacità e di leggerezza si respira dal colore rosato del mattone e dal bianco delle specchiature del piano superiore. Sottili lesene piatte in cotto dividono il paramento murario in scomparti di eguale grandezza, al centro dei quali si aprono le finestre a luce quadrangolare. Il livello del piano terra è separato da quello superiore da un’altra cornice marcapiano modanata. I correnti laterali vanno a collegarsi con la cornice marcapiano e con il cornicione.
Casa Fiorani, ora Palazzo Piacentini è tornata a nuova vita: attualmente il Palazzo Piacentini accoglie la “Pinacoteca del mare”, con le opere di Alfred Châtelain, Adolfo De Carolis, Armando Marchegiani e Angelo Landi; l’Archivio Storico Comunale; lo studiolo della poetessa e la “Sala della poesia” – con l’esposizione permanente sulla “Liuteria Picena” – suggestivo ambiente messo a disposizione per eventi culturali e matrimoni civili.
Beatrice (Bice) Piacentini Rinaldi, poetessa dialettale sambenedettese nacque a San Benedetto del Tronto il 21 agosto 1856, dall’ avvocato romano Agostino Piacentini Rinaldi e dalla sambenedettese Mariana Fiorani. Alla Piacentini va senz’altro riconosciuto il merito di aver inaugurato la poesia dialettale sambenedettese.
Di lei così scrisse Francesco Palestini “Fu una rivelazione improvvisa. Nel cielo brillò una nuova stella e si distingueva per la sua luminosità: la sua luce solare incantò maggiormente in quanto s’era accesa in una parte ove non era che buio insondabile”.